Modificazioni materne

Nel momento in cui la testa fetale ha ruotato e l’occipite si è posizionato al di sotto dell’osso pubico, le successive contrazioni spingono il feto sempre piu’ verso l’esterno, e l’occipite farà da perno per il disimpegno della testa. A questo punto, essendo stato attraversato per intero il bacino, i tessuti molli devono subire le modifiche necessarie a far passare la testa, e quindi il corpo del bambino, senza lacerarsi. Il fenomeno materno che ha luogo proprio durante il periodo espulsivo è appunto la distensione di vagina, perineo e vulva. Questi cambiamenti, dati proprio dal passaggio della testa, si notano anche esternamente con un maggiore gonfiore a livello vulvare, dell'area perineale e spesso anche dell'ano, che si schiaccia e spinge verso l'esterno.

Ovviamente la testa del bambino premerà anche il retto, quindi, qualora l'ampolla rettale non fosse ben vuota, vi potrà capitare di defecare. Questo fatto non deve assolutamente suscitarvi vergogna o mortificazione perché capita nella maggior parte dei casi e l'ostetrica sarà certamente abituata a vederne, ma anzi, sarà bene contenta, perché significa che il parto è imminente. In questi ultimi momenti, come del resto anche durante il travaglio, la psiche gioca un ruolo decisivo. Manca davvero poco e le forze iniziano a venire meno ma la potenza e la freneticità di questi momenti vi faranno arrivare tranquillamente fino alla fine. Rimane adesso di fondamentale importanza la rilassatezza dei muscoli: non chiudete le gambe, non irrigiditevi perché la contrazione dei muscoli volontari crea una resistenza e quindi un ostacolo alla discesa del vostro bambino. Con piu' terrete le gambe aperte e i muscoli rilassati, con piu' facilmente partorirete.

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