La prima visita e la prima ecografia

La prima ecografia si effettua normalmente intorno a quella che dovrebbe essere secondo l'ultima mestruazione la 7°-8° settimana, quindi alla fine del secondo mese. Il suo principale obbiettivo è quello di datare correttamente, con una precisione di + o – 6 giorni, la gravidanza. Si scopre così la data presunta del parto, anche nel caso il ciclo fosse irregolare. Il termine di gravidanza è comunque considerato tra le tre settimane precedenti e le due successive a quella data. Si valutano anche la sede intrauterina e la regolarità della camera gestazionale.

 

Nelle prime 12 settimane l'esame ecografico può essere eseguito secondo due approcci: vaginale o addominale. Il primo viene generalmente fatto per via vaginale in quanto l'utero è meno chiaramente visualizzabile per via addominale in quanto si trova ancora dietro alla sinfisi pubica. Usando la sonda addominale sarebbe necessario bere molto e rimanere a vescica piena fino all'esame per poter sollevare l'utero attraverso la vescica. A partire dalla seconda ecografia, che sarà quella a cavallo tra il secondo e il terzo trimestre, si utilizzerà la sonda addominale, a parte in alcuni casi particolari (es. misurazione del collo dell'utero e vicinanza della placenta al collo dell'utero).

 

Oltre all'ecografia, in occasione della prima visita si eseguono diversi esami ematici, lo stick delle urine, la misurazione di peso e pressione.

Per quanto riguarda gli esami ematici, partendo dal presupposto che sia la prima gravidanza, si vanutano:

  1. emogramma (globuli bianchi e rossi, piastrine, emoglobina...);

  2. ferritina;

  3. TSH (ormone della tiroide che potrebbe modificarsi in gravidanza);

  4. gruppo sanguigno e fattore Rh (a meno che non lo si abbia già);

  5. anticorpi anti-eritrocitari (per valutare che il sistema immunitario materno non si stia immunizzando nei confronti del feto);

  6. Epatite B e C;

  7. HIV: per valutare il rischio che il feto lo contragga soprattutto durante il parto

  8. Sifilide: per valutare il rischio che il feto lo contragga durante la gravidanza

  9. Citomegalovirus (se contratto in gravidanza può creare problemi al feto);

  10. Toxoplasmosi (40 CHF, non passato dalla cassa malati; se già fatta si può mangiare tutto in gravidanza, se non ancora fatta rischio per il bambino se la si contrae; esistono degli accorgimenti).

L'esame delle urine ci permette invece di individuare eventuali problematiche renali e può far sospettare un'infezione; in tal caso le urine vengono inviate in laboratorio per un'analisi più completa.

 

La misurazione della pressione arteriosa viene eseguita ad ogni controllo per poter identificare eventuali problemi ipertensivi in modo precoce.

 

La misurazione del peso viene effettuata anch'essa ad ogni controllo per valutare l'aumento ponderale in tutto il periodo della gravidanza. Per una donna normopeso l'aumento complessivo è considerato fisiologico tra i 7 e i 12 kg.

 

Potrebbe anche essere che, se no è stato eseguito di recente il controllo annuale con il paptest, il medico decida di farlo in questa occasione.

 

Se le informazioni non sono già note al medico e alle ostetriche vi verranno poste le seguenti domande:

  1. Passato ginecologico: data delle prime mestruazioni, regolarità e durata del ciclo, precedenti gravidanze...

  2. Passato medico e chirurgico: malattie attuali e passate, allergie, trattamenti in corso, interventi chirurgici subiti..

  3. Storia medica familiare: eventuali malattie ereditarie quali diabete, ipertensione, asma...

  4. Stile di vita: abitudini, attività sportiva, abuso di nicotina, alcool e sostanze stupefacenti...

  5. Vita professionale: per individuare le professioni a rischio (sostanze chimiche pericolose, lavori pesanti o che richiedono di stare molto in piedi, radiografie...)

  6. Vita privata: mezzi di trasporto utilizzati, necessità di fare scale, sport agonistici o meno, hobbies, viaggi...

Alla prima visita vengono date anche informazioni sulle ecografie in gravidanza, sui test di screening per le malattie fetali e sugli atteggiamenti da tenere fino alla scoperta di aver già avuto la toxoplasmosi o fino al parto.

 

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