Taglio cesareo programmato

Il taglio cesareo viene programmato dal medico intorno alla 36esima settimana di gestazione, per poi essere eseguito nella maggior parte dei casi verso la 39esima. Diverse sono le indicazioni che possono essere considerate per programmare il cesareo, sia sul fronte materno che fetale. Le indicazioni piu’ frequenti sono:

- pregressa esecuzione di taglio cesareo (oggi l’aver eseguito un taglio cesareo nella gravidanza precedente non costringe ad eseguirlo anche in quelle successive, in quanto si è dimostrato che il parto vaginale dopo cesareo è possibile purchè sia passato almeno un anno);

- placenta previa centrale o marginale, quindi quando la placenta copre parzialmente o interamente l’apertura del collo dell’utero. Il che causerebbe sanguinamenti troppo abbondanti in un parto vaginale;

- sproporzione feto-pelvica, quindi quando il bambino è troppo grosso per poter percorrere il canale del parto senza problemi;

- patologie materne insorte durante la gravidanza (diabete gestazionale, ipertensione, pre eclamsia, colestasi gravidica), nei casi in cui renderebbero il parto vaginale troppo rischioso, o patologie materne preesistenti ( patologie cardiache, a carico del sistema nervoso, ematologiche, ecc);

- patologie fetali (ernia diaframmatica, onfalocele, gastroschisi, spina bifida, altre malformazioni, patologie cardiache, ecc);

- presentazione podalica o trasversa;

- gravidanza gemellare con i feti in presentazioni non compatibili con un parto vaginale a basso rischio;

- desiderio materno (capita che la madre scelga di sua spontanea volontà di sottoporsi ad un taglio cesareo in quanto l’idea di partorire spontaneamente le suscita seri timori, spesso legati a pregresse esperienze, testimonianze o altri traumi passati).

PREPARAZIONE

PREPARAZIONE

Quando si tratta di un parto cesareo programmato è bene che venga fatta a tempo debito una preparazione che prevede la compilazione della cartella clinica, l’esecuzione degli esami ematochimici e la loro valutazione, l’esecuzione di un elettrocardiogramma, poi refertato, l’esecuzione della visita anestesiologica e il controllo della firma al consenso informato. Tutti questi passaggi vengono normalmente eseguiti alla sera dell’ingresso in clinica, fatta eccezione per la visita anestesiologica che, a meno che l’intervento non venga programmato pochi giorni prima, viene normalmente fatta con un buon anticipo.

Ovviamente questa preparazione dovrà essere accompagnata anche da una preparazione fisica della donna, che in pratica dovrà:

- conservare il digiuno da cibo e acqua dalla mezzanotte del giorno precedente l'intervento;
- eseguire un microclisma evacuativo, qualora non si sia scaricata regolarmente il giorno prima dell’intervento;
- rimuovere lo smalto dalle unghie delle mani;
- effettuare una rasatura dei peli pubici, specialmente se la loro crescita si prolunga fino all’addome.

Nei casi di cesareo programmato la donna viene ricoverata in clinica la sera prima dell’intervento, che normalmente viene eseguito in mattinata, in modo tale che possa accomodarsi nella sua camera e far si’ che le ostetriche abbiano il tempo di effettuare gli ultimi eventuali controlli sopracitati.
L’indomani mattina, in funzione del programma operatorio prestabilito, la donna verrà preparata facendola spogliare di tutti gli indumenti (entrerà in sala operatoria solo con un camice che le verrà fornito in reparto), indosserà la cuffietta sulla testa, dovrà togliere qualsiasi oggetto metallico che ha indosso (anelli, orecchini, piercing, elastici per capelli con il gancio metallico), eventuali protesi o impianti dentari e lenti a contatto. Le verranno poi appiccicati tre elettrodi sul torace, che serviranno al monitoraggio della frequenza cardiaca durante l’intervento, e, in alcuni casi, bendate le gambe con garze elastiche o calze compressive, per prevenire il rischio di un evento trombo-embolico e posizionato un accesso venoso nel braccio per poter procedere all’infusione di liquidi e alla profilassi antibiotica.

Condividi