Modificazioni fetali

I fenomeni che riguardano il feto durante il periodo espulsivo sono il disimpegno, quindi l’uscita della testa e del resto del corpo. Come detto in precedenza, l’occipite si pone sotto il pube, osso che permette di fare da perno per favorire l’uscita della testa e in seguito delle spalle. Spinta dopo spinta la testa avanzerà sempre di piu’, permettendo un regolare e progressivo adattamento dei tessuti, fino al momento in cui arriverà a tendere anche la vulva (coronamento). La discesa nel canale vaginale sarà tanto piu’ veloce quanto piu’ piccola è la testa del bambino e quanto piu’ morbidi ed elastici sono i tessuti materni. Infatti, è proprio in queste ultime spinte che l’ostetrica deciderà se sia necessario praticare un’episiotomia per evitare profonde lacerazioni spontanee.

Una volta che la testa sarà uscita completamente (normalmente il neonato si troverà con la faccia volta verso il basso), si attenderà l’arrivo della seguente contrazione per poter spingere ancora e far nascere il piccolo. In questi minuti di attesa la testa inizierà a ruotare a destra o a sinistra, mentre in corrispondenza ruoteranno anche le spalle (rotazione interno-esterna) in modo tale da poter sfruttare il diametro piu’ ampio per l’uscita. Quindi si disimpegnerà la spalla inferiore e poi la spalla superiore e in un secondo anche il resto del corpo, in quanto molto piu’ piccolo e piu’ facilmente comprimibile. La levatrice aiuterà nel disimpegno solo una volta in cui il bambino avrà accennato il senso di rotazione della testa, ponendo le mani intorno al capo o al collo, senza esercitare forti trazioni ma solo per accompagnarlo.

Il vostro bambino potrà iniziare ad emettere qualche vagito fin dal momento in cui viene espulsa la testa, indice di un ottimo adattamento all’ambiente extrauterino, ma nella maggior parte dei casi, piangerà e urlerà non appena tutto il corpo sarà esposto all’esterno.

Una volta nato, il bambino verrà posto immediatamente sul vostro addome nudo, cosi’ che possa essere riscaldato dal vostro calore e continui a sentirsi “a casa” sentendo il vostro odore e sapore. Questi primi istanti di contatto pelle a pelle contribuiranno anche a favorire un primo attacco spontaneo al seno. Mentre voi e i vostri partener sarete intenti ad osservare la meraviglia creata, la levatrice asciugherà il bambino e lo coprirà con un panno caldo, per poter evitare dispersioni di calore e quindi il suo raffreddamento.

Qualora l’adattamento del neonato non dovesse essere ottimale fin dai primi istanti, potrebbe rendersi necessaria qualche manovra di stimolazione e di aiuto alla respirazione, ad esempio liberando naso e bocca dal liquido amniotico aspirato durante il travaglio, oppure solleticando la pianta dei piedi o il dorso.

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