Modificazioni materne

Durante il primo stadio del parto, l’unico fenomeno materno propriamente detto è la dilatazione della bocca uterina, che piu’ o meno lentamente o velocemente, passa dai 2-4 cm alla dilatazione completa. Ovviamente pero’ la donna viene considerata a tutto spessore e in queste ore si assiste a molteplici cambiamenti dal punto di vista sia fisico che emozionale, strettamente soggettivi.

L’elemento che predominerà sarà il dolore, che la levatrice vi aiuterà a sopportare al meglio delle vostre possibilità. Suderete, sarete stanche, potreste avere una forte nausea e persino vomitare. A questo proposito ricordatevi di bere e mangiare qualcosa anche durante il travaglio. Non è necessario abbuffarsi, ma sorseggiare dell’acqua o una bevanda zuccherata o mangiare un biscotto, sarà sufficiente a darvi le energie necessarie per continuare al meglio. Non dimenticate che l’utero è un muscolo e per contrarsi ha bisogno di energia da bruciare. Proprio per questo motivo, qualora l’attività contrattile non sia particolarmente efficace, potrebbe rendersi necessario il posizionamento di un ago canula per poter somministrare direttamente endovena liquidi e sali minerali, e al bisogno anche farmaci, per averne un immediato assorbimento. L’ostetrica vi esorterà circa ogni ora a svuotare la vescica spontaneamente. Ascoltate questo consiglio e cercate di evitare, ove possibile, i cateterismi vescicali, che aumentano il rischio di infezioni urinarie nel post partum: fare qualche passo per andare in bagno è possibile anche durante il travaglio!

Come detto in precedenza, un altro parametro che l’ostetrica dovrà valutare è la progressione della dilatazione, attraverso l’esplorazione vaginale. Questa viene normalmente eseguita ogni due ore di travaglio, ma la scadenza non è tassativa, bensi’ strettamente collegata alle vostre condizioni e sensazioni. Alcune donne avranno un’attività contrattile incalzante e sempre ben regolare fin da subito, senza lunghi periodi di pausa, altre invece seguiranno un ritmo di contrazioni con numerose pause. Pertanto la levatrice considererà tutti questi elementi prima di visitarvi e in alcuni momenti potrà reputare necessario fare anche due visite in un’ora, in altri invece lasciar trascorrere anche tre o quattro ore tra un’esplorazione e l’altra.

Piu’ che mai durante queste ore sarà la vostra psiche a controllare tutto: la concentrazione e allo stesso tempo la serenità e il rilassamento insieme al pensiero positivo vi condurranno all’imminente nascita del vostro bambino. Non siate spaventate e non abbiate fretta perché tutto sta procedendo nella maniera migliore. Riferite all’ostetrica che vi sta assistendo ogni problema, domanda o desiderio, affinchè possa aiutarvi e tutto possa andare come lo avete sempre immaginato, senza che nulla rimanga irrisolto e possa darvi modo di avere dei rimpianti. Ricordate che voi e il vostro bambino siete i veri protagonisti di quest’impresa, i veri combattenti, percio’ credete nella vostra forza e fidatevi di chi vi vuole aiutare.

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