Mese 6

Ora siamo alla fine del secondo trimestre e siete pronte ad entrare negli ultimi tre mesi della gravidanza. A partire da questo momento sarete confrontate a grandi cambiamenti sia per quanto riguarda il vostro stato fisico che quello mentale. Con il progredire della gravidanza, aumenterete di peso progressivamente. Non c'è comunque nessuna correlazione fra l'aumento del vostro peso e quello del bambino. Infatti una mamma che prende tanti chili, non necessariamente partorirà un grande bambino. Di converso una mamma che prende poco peso è in grado di partorire un bambino di oltre quattro chili. In una gravidanza a decorso favorevole (la maggior parte delle gravidanze) l'utero seguirà la crescita del bambino e diventerà sempre più grande.

Diabete gestazionale
A partire dalla 24a settimana di gestazione è il momento di sottoporsi al test dello zucchero (glucosio) per escludere la presenza d'un diabete durante la gravidanza (diabete gestazionale).
Nel corso di una gravidanza, il suo corpo deve adattarsi alla nuova situazione sotto moltissimi aspetti. Ogni gravidanza rappresenta un carico notevole per il metabolismo della mamma. Si verifica un aumento del livello di molti ormoni importanti per lo sviluppo del bambino. La causa è dovuta quindi alla placenta che produce troppi ormoni che interferiscono con l’insulina. Gli studi più recenti sono giunti alla conclusione che il diabete gestazionale (diabete durante la gravidanza) costituisce un problema crescente, che, purtroppo, in molti casi continua a non essere riconosciuto.
Alcuni sintomi del diabete gestazionale includono la fatica, la nausea, la sete eccessiva e la minzione frequente. Tuttavia i sintomi non sono un criterio valido per selezionare le pazienti a rischio di diabete gestazionale, in quanto molte donne gravide hanno questi sintomi senza avere sviluppato un diabete gravidico. Bisogna effettuare un test (vedi più sotto).

Cos'è il diabete gestazionale?
Il diabete gestazionale è una forma particolare di diabete che può svilupparsi durante la gravidanza. Può interessare fino al 5% delle donne in gravidanza: per questo motivo lo screening è importante. Si tratta quindi di selezionare quelle donne gravide suscettibili di sviluppare un diabete gestazionale nel corso della gravidanza. Tutti gli ormoni della gravidanza provocano un aumento dello zucchero nel sangue. L'ormone insulina viene prodotto nel pancreas e regola l'utilizzo dello zucchero nell'organismo.
La gravidanza altera l'equilibrio dagli ormoni che fanno aumentare la glicemia ed insulina che la riduce.
Nelle donne in gravidanza non interessate da questo problema, l'aumentato fabbisogno di insulina può essere compensato da una maggiore produzione da parte dell'organismo. Quando la produzione e endogena di insulina non è più sufficiente, la glicemia aumenta la capacità dell'organismo di utilizzare lo zucchero si riduce. Si sviluppa così un diabete gestazionale. Più la diagnosi è fatta precocemente, ma a partire dalla 24ª settimana di gestazione, si possono diminuire le complicanze per la madre e il bambino.

Conseguenze per la madre e per il bambino
Un alto livello di glicemia può essere pericoloso sia per la madre sia per il bambino.
Per la madre:
- maggiore probabilità di infezioni delle vie urinarie
- ipertensione gestazionale
- eccesso di liquido amniotico
- doglie premature
- maggiore frequenza di parto cesareo
Per il bambino:
- aumento della produzione di insulina
- maggiore crescita (troppo grande e troppo pesante, oltre i 4000 g)
- immaturità, in particolare dei polmoni
- ittero
- ipoglicemia dopo la nascita
- sindrome da distress respiratorio
se i valori di glicemia sono normali, si possono evitare queste complicanze.
Come ci si cura?
Il diabete gestazionale può essere in parte ben curato cambiando l'alimentazione e con un lento aumento del peso ponderale in alcuni casi è necessaria un'insulinoterapia, che deve essere prescritta dal diabetologo.
Misurazione della glicemia
Per un controllo ottimale del metabolismo è indispensabile ripetere regolarmente la misurazione della glicemia, indipendentemente dal tipo di terapia:
- in caso di terapia alimentare, 4 volte al giorno (a digiuno e 3 volte un’ora dopo il pasto)
- in caso di terapia insulinica, 6 volte al giorno (un'ora prima e dopo ogni pasto).

Chi può essere colpito dal diabete gestazionale?
In linea di principio, il diabete gestazionale può colpire qualsiasi donna in gravidanza. Un rischio più elevato si riscontra nelle donne con le seguenti caratteristiche:
- età oltre trent'anni
- sovrappeso
- diabete mellito in famiglia
- parto pregresso di un neonato di oltre 4000 g
- aborti pregressi
- alterazione nota del metabolismo degli zuccheri durante le gravidanze precedenti
- ipertensione

Come si riconosce diabete gestazionale?
Per diagnosticare in modo certo un diabete gestazionale, solitamente si effettuano lo screening da carico di zucchero (test da carico orale di glucosio). La donna in gravidanza beve a digiuno una soluzione di glucosio e poi vengono effettuati controlli della glicemia a intervalli predefiniti. Se vengono superati determinati valori limite, viene diagnosticato il diabete gestazionale.

È assolutamente necessario curare in modo coerente la glicemia elevata
Sei valori della glicemia restano entro la norma durante l'intera gravidanza, è possibile evitare le complicanze dovute gli zuccheri.

Il vostro bimbo
Dalla ventitreesima alla ventiseiesima settimana di gestazione, i muscoli e gli organi del bebè crescono rapidamente. Cominciano a maturare le cellule della corteccia celebrale implicate nel pensiero cosciente. Si stabiliscono precisi cicli di sonno e di veglia, con molti sogni.
Le unghie compaiono anche sui piedini e aumentano i riflessi.
Oggi, un bambino nato dopo la venticinquesima settimana può sopravvivere.
Il vostro bebè è lungo circa 33 cm e pesa intorno ai 500 gr.

Le sensazioni
Probabilmente vi sentite veramente bene, piene di energia ed entusiasmo.
Diventa consistente il peso dell’utero e comincia a premere sulla vescica per cui toilette sempre nelle vicinanze!
Riposo adeguato, movimento e dieta equilibrata diventano indispensabili per una gravidanza serena.

Il corredino
Il guardaroba del vostro bebè non dovrebbe contenere ancora niente, visto che si saprà il suo peso preciso solo al momento della nascita.
Questa frase è un’utopia perché quante di voi non ha ancora preso qualche vestitino che vi piaceva davvero tanto e non l’ha immaginato indosso a l proprio figlio?
A questo punto diventa importante non farsi trasportare dall’entusiasmo e cercare di aspettare per quando avrete vostro figlio in braccio per fargli il suo corredino.
Per iniziare potete acquistare:

  • Tutina del peso adatto alla stagione in cui nasce della taglia 0 e della taglia 1
  • Body a maniche lunghe cotone dentro e lana fuori della taglia 0 e 1 ( se nasce d’inverno)
  • Body a maniche corte in cotone della taglia 0 e 1 ( se nasce nella mezza stagione)
  • Body senza maniche della taglia 0 e 1 ( se nasce d’estate)
  • Calzine di cotone o cotone caldo
  • Copertina da mettere nella carrozzina

Tutto il resto del corredino abbigliamento è superfluo perché solo quando nasce potete spere quanto pesa e comprare le cose più adatte al vostro bebè.
L’abbigliamento non serve da portare in clinica perché si usano vestitini della clinica e quindi basta un cambio per portarli finalmente a casa!
Come scorta di pannolini, prendete la misura che va da 2 a 5 Kg cosi siete sicure che vadano bene per un po’.
Quando uscite dall’ospedale che siete in forma, ora si che potete sbizzarrirvi nello shopping per vostro figlio!
Per il bagnetto del vostro piccolo tenete in casa olio di mandorle che vi servirà per fare il bagnetto, per massaggiarlo senza che vi si presenti qualche allergia a prodotti o a profumi.
Se avete in casa già dei prodotti, importante è sapere di usarli uno alla volta e finirli, in modo che se il piccolo sviluppa un’allergia, sapete individuare il prodotto in questione.

La cameretta
Scegliete una cameretta che vada bene anche per un bimbo più grande, con un letto che vada bene fino ai 2 – 3 anni di età ( un posto per la carrozzina o la culla si trova o altrimenti si smonta il letto e lo si rimonta al momento opportuno).
Non dimenticate un armadio spazioso perché il vostro bebè crescerà talmente in fretta che avrà il cambio ad ogni stagione.
In cameretta non possono mancare i suoi primi giochi.
Nel primo anno di vita il gioco è, soprattutto, conoscenza attraverso i sensi: i vostri bambini giocano divertendosi ad osservare, ascoltare, toccare, assaggiare. La crescita è scoperta di un mondo fatto di cose morbide, ruvide, fredde, calde, soffici, buone o cattive. Nella scelta dei primi giochi non dimenticate il colore!

Da non dimenticare…
Il fasciatoio deve essere con un cuscino morbido e i bordi rialzati, spazioso e ci deve essere tutto a portata di mano perché un bebè non deve mai essere lasciato incustodito sul fasciatoio, neanche per pochissimo tempo, loro sono imprevedibili!
Altra cosa che dovrete preoccuparvi di avere per la nascita è una carrozzina per dormire, passeggiare e andare in macchina, ma oggi esistono in commercio passeggini che fungono da tutto fare: seggiolino per auto, ovetto, carrozzina e passeggino. È ora il momento di informarvi perché a volte si aspettano le prenotazioni anche per mesi!

Il marsupio
Il marsupio classico si può usare dal quarto, quinto mese in modo che la posizione del vostro bebè sia ottimale per la sua crescita, prima di questo mese non riesce ancora a stare dritto per cui la sua posizione è quella fetale e per questi primi mesi esiste un marsupio che è una fascia da accomodare il bebè come meglio sta e portarlo con voi.

I suoi primi viaggi
Come scegliere il mezzo di trasporto più idoneo a quel mese di vita?
Quanto può essere lungo al massimo il suo primo viaggio?
A quanti mesi può fare il suo primo viaggio?
Queste domande sono tutte molto importanti, che però assumono la loro importanza quando sarà il momento di fare quel viaggio, nella stagione in cui siete, con il vostro bebè con i suoi bisogni di quello specifico periodo.
Per questo e per molto altro è importante avere un pediatra di fiducia che vi conosce, voi e il vostro bebè.

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