La MOXA

Un breve accenno storico

Agopuntura e moxibustione della Medicina Tradizionale Cinese sono state dichiarate Patrimonio Culturale dell'Umanità dall'UNESCO nel 2010, classificate tra i Patrimoni orali e immateriali dell'umanità

Il nome moxibustione o moxa è un termine inglese derivato dagli ideogrammi giapponesi Moe e Kusa, che significano "bruciare" e "erba" (quindi "erba che brucia") e che si riferiscono alla pratica di una tecnica terapeutica assolutamente originale e sconosciuta in occidente fino a qualche decennio fa (la moxa nasce in Cina nel 8000 a.C.).

Il termine moxa si riferisce alla sostanza impiegata per effettuare la moxibustione, che consiste nel riscaldamento di aree cutanee. La moxibustione è una pratica terapeutica tipica della medicina cinese e fa parte delle tecniche esterne. Si applica in abbinamento al massaggio, all'agopuntura o come tecnica singola. Nella pratica cinese viene comunemente definita JIU FA (tecnica del fuoco-calore); il fuoco infatti ha la funzione di trasformare, aumentare il calore (e quindi attivare), purificare e sterilizzare.

Un aneddoto curioso consiste nel fatto che era usanza in Giappone dire ai bambini che "se non fai il bravo, guarda che ti faccio Moxa" esattamente come da noi si diceva e purtroppo si dice tuttora "guarda che se non fai il bravo ti porto dal dottore". Che foglia si utilizza per provocare la combustione? 

Il combustibile usato è l’ARTEMISIA. Esso è un vegetale che viene colto per tradizione il 21 giugno (solstizio d’estate).

Nella farmacopea cinese l’artemisia è una pianta dalle discrete doti terapeutiche: il preparato fitoterapico ha un’azione nervina, tonica, antiepilettica e febbrifuga. L'artemisia viene fatta seccare e le foglie vengono triturate in un mortaio fino ad ottenere un impasto lanoso. Con questo si possono formare delle palline oppure dei coni e, ancora, con carta di gelso, dei sigari lunghi 20 cm. Se sottoposta a combustione non esprime fiamma, ma brasca lentamente emettendo uno spettro molto vicino all’infrarosso. Per queste sue caratteristiche è adottata nel campo dell’applicazione del calore. Il rilascio degli oli essenziali durante la combustione ne rileva le doti antibatteriche. Come viene eseguita?

Un bastoncino di Moxa acceso viene posto vicino alla parte laterale della punta del quinto dito del piede, e ciò provoca lievi contrazioni; queste contrazioni dovrebbero stimolare il feto a girarsi. Quali sono le sue applicazioni terapeutiche?

Ci sono tre tipi di trattamento:

1. MOXA DIRETTA: a diretto contatto con la cute, il materiale combustibile è posizionato direttamente sulla pelle. Il calore si trasmette più per conduzione. Nell’ambito professionale oggi è la meno utilizzata.

2. MOXA INTERMEDIA: fra combustibile e cute viene interposto del materiale inerte. (coni: si usano mediamente 3-5 coni per ogni singolo punto)

3. MOXA INDIRETTA: il materiale combustibile non è a diretto contatto con la cute, ci si avvicina solo quanto basta per non provocarvi danno. Il calore si trasmette più per convenzione. (sigaro: 7-10 minuti per punto. Il sigaro deve essere a circa 1-1,5 cm di distanza dal punto da moxare. Il sigaro può essere usato in modo statico, rotatorio o a “pennellata” ) In ogni seduta di moxa si possono trattare anche 3-5 punti. Quali sono le sue indicazioni?

La moxa può essere utilizzata per varie situazioni, per esempio:

- nausea,
- mal di schiena,
- omaggio all’ospite,
- presentazione podalica,
- attivare-favorire il parto,
- aiutare la discesa della parte presentata in travaglio di parto,
- ipogalattia,
- … Quali sono le sue controindicazioni?

Ci sono in fine delle situazioni in cui la moxa è sconsigliata (controindicazione relative), come ad esempio:

- alcune forme di ipertensione,
- situazione in cui sia presente un quadro di calore diffuso o generale come la febbre ...,
- epilessia,
- stato da infiammazione acuta. Un'attenzione deve essere portata in queste situazioni:

- situazione delicata della pelle (per esempio in caso di varici). È consentita la moxa in caso di presentazione podalica,
- diabete (per esempio in caso di diabete avanzato applicare con cautela in quanto la pelle può essere più delicata e sensibile). È consentita la moxa in caso di presentazione podalica.

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