Sindrome climaterica

Quando ricorrere ad una terapia ormonale sostitutiva (TOS) in presenza di una menopausa normale?

 

Sintomi sistemici

Per i disturbi vasomotori e l'atrofia urogenitale, la TOS individualizzata è il trattamento più efficace, indipendentemente dall'età. Ha una massima utilità nei 10 anni dopo l'inizio della menopausa. Evidenza scientifica Ia.

Per il trattamento dei sintomi vegetativi, come le manifestazioni vasomotorie (vampate di calore, sudorazione eccessiva) e i disturbi del sonno, dei dosaggi inferiori alle dosi medie precedentemente utilizzate si rilevano spesso sufficienti. Evidenza scientifica Ib.

Contemporaneamente, altri sintomi legati alla carenza di estrogeni (ad es. fatica, irritabilità, nervosismo, tendenza depressiva, prestazioni intellettive diminuite, disturbi della sfera sessuale) possono essere migliorati, permettendo così il mantenimento della qualità della vita.  Evidenza scientifica Ia, Ib. La somministrazione transdermica di estrogeni è la più efficace nel trattamento dei sintomi depressivi. Evidenza scientifica III.

La somministrazione di estrogeni per via orale permette di antagonizzare l'eccessiva produzione di androgeni nella post-menopausa, permettendo quindi di bloccare quei segni di androgenizzazione come l'acne, la seborrea, l'irsutismo e la perdita dei capelli. Evidenza scientifica Ib, IIb.

La TOS ha un'influenza positiva sulla pelle e sulle mucose attraverso una reidratazione e una migliore formazione/produzione di collageno. Nonostante questo, l'aumento del peso legata all'età nelle donne in TOS è meno importante che nelle donne in menopausa senza terapia ormonale. In altri termini la TOS permette di mantenere il peso e la distribuzione dei grassi in modo femminile contrariamente alle credenze popolari. Evidenza scientifica Ib.

 

Sintomi urogenitali

Nei casi di atrofia vaginale sintomatica (secchezza, prurito, leucorrea atrofica, dispareunia, infezioni vaginali), l'applicazione topica di creme a estrogeni a basse dosi è più efficace di una TOS sistemica e quindi gli è preferibile. Evidenza scientifica Ib.

Non è necessario associare al trattamento vaginale un progestinico se viene somministrato un basso dosaggi in estrogeni per via vaginale (ultra basso). Evidenza scientifica IV.

Gli estrogeni per via vaginale riducono l'incidenza delle infezioni urinarie ricorrenti. Evidenza scientifica Ib.

La TOS sistemica e/o topica vaginale diminuiscono i sintomi della vescica iperattiva, ma non quelli dell'incontinenza da sforzo (ad esempio perdita di urina con un colpo di tosse). Evidenza scientifica Ib.

 

 

Leggenda

 

WHI Trial: Women's Health Initiative Trial (Studie)

 

DOPS: Danish Osteoporis Study

 

NHS: Nurses' Health Study

 

UGPD: UK General Practice Research Database

 

BCDDP: Breast Cancer Detection Demonstration Project

 

Classificazione dei livelli di evidenza. Ia Prove a partire da meta-analisi contenenti diversi studi clinici randomizzati controllati. Ib Prove da almeno uno studio controllato randomizzato. IIa Prove da almeno uno studio controllato, ben progettato e monitorato, ma senza randomizzazione. IIb Prove da almeno uno studio ben concepito, di un altro tipo, quasi sperimentale. III Prove da studi osservazionali, ben progettati, non sperimentali, come ad esempio studi comparativi, studi caso-controllo o serie di casi. IV Prove a partire da perizie o secondo le opinioni e/o l'esperienza clinica di specialisti riconosciuti.

 

Gradazione delle raccomandazioni

 

A Nella letteratura, che deve essere globalmente di buona qualità e consistenza, esiste almeno un studio randomizzato controllato che affronta la raccomandazione in questione (livello di evidenza Ia,Ib) B L'oggetto della raccomandazioni viene elaborato in studi clinici controllati, ben disegnati, ma non randomizzati (livello di evidenza IIa, IIb, III) C Esistono prove fornite da rapporti o da opinioni di gruppi di esperti e/o da esperienza clinica di esperti riconosciuti. Tuttavia non ci sono buoni studi clinici che trattano l'argomento (livello di evidenza IV)     Il punto di buone pratiche" ("Good Practice Point ") Il trattamento di scelta consigliato dall'esperienza clinica di un gruppo di esperti che hanno redatto attreverso un documento una direttiva scritta.

 

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