Cosa significa nella realtà un esito negativo?

Esito negativo. “Bene, adesso per un po’ sono a posto”. Un’interpretazione corretta per l’immediato, ma che in parte può diventare distorta se si recepisce il Pap-Test come una specie di “ vaccinazione” invece che come un esame, che va comunque ripetuto ad intervalli regolari. Per evitare confusioni, “esito negativo” deve essere capito il corretto significato di quell’espressione: non rischio zero bensì minore possibilità di sviluppare un cancro cervicale nei 5 anni a venire.

Va anche tenuto conto, poi, che si possono verificare falsi esiti negativi (Pap Test considerato normale mentre non lo è), come accade in tutti gli esami. Questo non significa però che questo procedimento non sia attendibile, né che non valga la pena farlo. Anzi: fino agli anni ’60 prima della diffusione massiccia del Test di Papanicolao, il cancro cervicale era la forma tumorale dell’apparato genitale più diffuso e con un tasso di mortalità molto elevata. Oggi ha lasciato questa non invidiabile posizione al tumore dell’endometrio. Il passaggio del testimone è stato possibile proprio grazie alla diagnosi precoce che il Pap-Test permette di eseguire. Tra gli screening, è quello che ha avuto il maggior successo, perché consente di individuare lesioni pre-cancerose che curate tempestivamente impediscono di diventare maligne.

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