Che cosa significano le sigle che sintetizzano l’esito?

Dagli anni ’90, l’originaria classificazione dell’esito del Pap-Test, è stata sostituita da una più articolata, messa a punto a Bethesda, centro di eccellenza di medicina negli USA. Ecco una sintesi delle lesioni previste e dei relativi trattamenti.

pap test normale

Normale: nessun provvedimento da adottare, tranne rispetto del calendario dei successivi controlli.

NB: un test normale potrebbe anche essere un falso negativo. I test “falsi negativi” (cioè con esito negativo anche in presenza di displasia o neoplasia) sono circa il15-40%. Tale limite diagnostico può derivare da condizioni locali che non consentono di raccogliere cellule di sfaldamento dalla neoplasia, da un prelievo non adeguato o da una lettura dello stesso non adeguata. Ciò rende importante la regolarità dell’esame che deve essere effettuato con cadenza annuale o almeno triennale.

Normale con alterazioni reattive: sono alterazioni cellulari che fanno sospettare un’atrofia o un’infiammazione. In quest’ultimo caso se ci sono alcuni sintomi particolari, come perdite, il medico può prescrivere anti-infiammatori. In assenza di disturbi questo tipo di alterazione è normale in una donna sessualmente attiva.

pap test ascusASCUS: cellule squamose atipiche di significato indeterminato. All’esame microscopico mostra anomalie, più o meno significative, rispetto alle cellule normali, che potrebbero indurre a prescrivere una terapia anti-infiammatoria locale e di ripetere lo striscio dopo 3-6 mesi. Se non basta è opportuna la colposcopia con biopsia.

pap test sil cin i

SIL di basso grado: è lesione squamosa, limitata anche al tessuto epiteliale. Può trattarsi di una displasia lieve o di un’infezione da Papilloma virus (HPV). Sono lesioni delle cellule che ricoprono la parte esterna del collo dell’utero e alterazioni legate ad infezioni da HPV. Con questa diagnosi non si è ancora di fronte ad un tumore. Solitamente si ripetono dei controlli a distanza di 3-6 mesi, poiché spesso c’è una regressione spontanea sia della displasia lieve, sia dell’infezione virale. Se la lesione persiste, è meglio associare un vira-pap, un esame che permette di identificare se il ceppo del virus presente è di quelli più facilmente legati alla trasformazione della lesioni in tumore.

SIL di alto grado: le lesioni cervicali sospette al Pap test devono essere accertate mediante biopsia. La colposcopia è l’indagine che consente di individuare il luogo da cui le cellule anomale provengono, e orienta la successiva biopsia “mirata”. Se la valutazione colposcopica non è soddisfacente o non è conclusiva, si ricorre ad una biopsia conica (conizzazione) della cervice, eseguita mediante escissione con ansa diatermica (Loop Electrical Excision Procedure: LEEP) o con il laser o (eccezionalmente) con il bisturi a lama fredda.

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