Cos’è l’HPV?

HPV è l’abbreviazione per “Human” Papilloma Virus”, anche conosciuto con il termine di papilloma virus. Nella maggior parte dei casi, l’HPV è trasmesso per contatto sessuale. Si stima che negli Stati Uniti ed in Europa sia la principale malattia virale trasmessa per via sessuale. L’HPV non è legato in alcun modo con il virus dell’immunodeficienza umana (HIV).

Diversi studi hanno portato all’identificazione di oltre 200 genotipi di papilloma virus, dei quali circa 40 possono interessare l’apparato genito urinario. La loro pericolosità varia a seconda del loro potere oncogeno.

Si definiscono due ceppi di HPV: quelli a alto rischio e quelli a basso rischio.

I ceppi a basso rischio hanno meno potenzialità a indurre una modifica delle cellule del collo dell'utero e si manifestano tramite condilomi, lesioni simili a verruche localizzate nell’area ano-genitale. I condilomi possono colpire sia gli uomini che le donne e possono essere curati con opportuni trattamenti medici, farmacologici (Aldara) e fitoterapici.

I ceppi ad alto rischio asttaccano le mucose dell’apparato genitale e possono indurre una modifica delle cellule del collo dell'utero e quindi indurre vari tipi di tumori del collo dell'utero, della vagina, della vulva, dell'ano, della gola etc., tra cui il più frequente è quello al collo dell’utero.

A questo punto si potrebbe essere tentati nel dire che per evitare di essere contagiati dal papilloma virus sarebbe opportuno proteggersi con cinture e bretelle (preservativo maschile e femminile) oltre che con il vaccino. Se è vero che è utile proteggersi quando non si conosce il proprio partner o la propria partner, è totalmente illusorio pensare di non essere contagiato da almeno un papilloma virus. Infatti questo implicherebbe una radicale modifica del comportamento sessuale e non è compatibile con la realtà.

Di fatto, ignorando il nostro comportamento sessuale una persona potrebbe prefiggersi come obiettivo quello di evitare il contatto con il virus/i virus. Vi sono persone che vivono la propria relazione genitale ed erotica come una minaccia o peggio ancora come qualcosa di sporco: il luogo dove ci si contamina. Pensate a quali possono essere le implicazioni sul piano erotico e rischia di compromettere seriamente lo sviluppo e gli apprendimenti della propria vita sessuale erotica e amorosa.

Quindi se da un lato è utile evitare comportamenti irresponsabili, dall'alltro è impensabile di evitare di essere contaminato dal virus HPV. Il ragionamento è più comprensibile (la nostra morale lo accetta) quando si parla di altre infezioni, come ad esempio morbillo, orecchioni, pertosse, varicella, herpès etc. A partire dal momento che entriamo in contatto con le persone (si inizia dalla sala parto), c'è sempre il rischio di ricevere o trasmettere un virus, un battere o un parassita.

Attenzione però, a partire dal momento dove si parla di genitalità ecco che quella regione assume tutt'altro valore e si entra pienamente nel giudizio morale e comportamentale. Dire "ho la varicella (famiglia dei virus Herpès)" non ha lo stesso significato morale che dire "sono portatrice o portatore del virus HPV". Si tratta dello stesso fenomeno, ma il nostro giudizio morale rischia di farne due entità distinte: la varicella è normale, mentre l'HPV è "un comportamneto errato". Niente di più assurdo e sbagliato. Il rischio fa parte della nostra vita, da quando esiste la vita.

Vivere pensando di non essere contaminato è assurdo e non è realistico. Andiamo in macchina, in moto, in bicicletta e a piedi tutti i giorni correndo rischi enormi per la nostra salute, senza che ciò modifichi il nostro comportamento. Proteggersi quando non si conosce il partner o la partner è giusto, ma non andiamo oltre.

Condividi