Comportamento sessuale e HPV

È estremamente complesso l'argomento. Se da un lato dovessimo pensare che per proteggersi bisognerebbe sempre utilizzare il preservativo femminile associato al preservativo maschile, dall'altro questo comportamento avrebbe una ripercussione devastante sull'intimità sessuale di una coppia stabile. Ridurre la sessualità ad un potenziale rischio, toglierebbe il piacere, la passione ed ucciderebbe il desiderio sessuale coitale. Il prezzo da pagare è quello di un malessere nella propria intimità erotica, compromettendo così la propria vita amorosa e sessuale.

Una protezione è auspicabile quando non si conosce il o la partner. Tuttavia gli studi ci dicono che la genitalità è poco propensa a rispettare regole severe in materia di protezione proprio quando ci sono degli incontri casuali.

Anche una coppia stabile non è mai sicura che il o la partner non abbiano una relazione sessuale coitale al di fuori della loro relazione. Quindi nella realtà nessuno può essere sicuro del/la proprio/a partner perchè un avventura è sempre davanti alla porta. Solo un ingenuo può pensare che il proprio o la propria partner gli/le sarà fedele a vita. Molte volte la sessualità erotica non collima conprotezione. Molte pazienti mi segnalano che se da un profilo puramente razionale sanno che devono proteggersi (ma non solo per l'HPV) dall'altro sono ben coscienti che in un momento di estrema intimità è quest'ultima a prendere il sopravvento.

Quindi razionalmente si capisce, ma la realtà di tutti i giorni è ben diversa. Ogni rapporto è un potenziale rischio, come lo è andare in macchina, in moto, in bicicletta, a piedi, come mangiare, respirare... Sappiamo che corriamo dei rischi, ma per fortuna riusciamo a vivere pienamente la nostra vita. Quindi la protezione nella realtà sta nelle mani di ognuno di noi. A noi valutare il potenziale rapporto a rischio, ma ben sapendo che non si può tutto sotto controllo.

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