I batteri si nascondono in una rete di proteine e zuccheri: biofilm patogeno

Negli ultimi anni, gli studi hanno tuttavia evidenziato un altro fattore che ci permette di spiegare il motivo per il quale le cistiti possono ripresentarsi. Nella realtà, non si tratta di un fenomeno legato esclusivamente alla vescica,  ma, dovete sapere che la tendenza a ripetersi di determinate infiammazioni, tocca anche gli organi genitali, i bronchi, i polmoni, le tonsille, il sistema gastrointestinale o la  prostata… ed è legato alla presenza di una rete di proteine e zuccheri nella quale si possono nascondere i batteri.  Il motivo di questa fragilità alle infezioni ricorrenti si spiega oggigiorno così: dopo una prima infezione, diverse collettività di batteri e di funghi si organizzano in comunità avvolgendosi e proteggendosi da una rete di proteine e zuccheri prodotta da loro stessi,  permettendo loro di restare nel tessuto che hanno appena infettato. Questa rete è un biofilm di germi patogeni extra o intracellulari.

Potete immaginare che in questa rete protettiva (per i batteri) gli antibiotici non solo non possono raggiungerli facilmente, ma anche per le nostre stesse difese immunitarie il compito diventa arduo. Questa rete rende i batteri quasi inattaccabili e permette loro di restare in agguato, pronti a far parlare di loro non appena le difese immunitarie si abbassino e/o si accentuino i fattori predisponenti o precipitanti.

Questo biofilm può trovarsi sia a livello extracellulare, come in vagina oppure intracellulare come in vescica. In vagina questa rete batterica si situa tra le cellule che rivestono la parete della vagina mentre in vescica l’Escherichia coli (il battere più frequentemente riscontrato negli infetti urinari: 44% all' 85%) entra nelle cellule e si moltiplica. A seconda di dove avviene, questa replicazione batterica, crea un’infiammazione cronica, responsabile di sindromi dolorose come la vaginite cronica, la vulvite e la cistite interstiziale. I batteri utilizzano gli strumenti presenti all'interno della cellula per moltiplicarsi, poi dopo aver raggiunto milioni di copie, la cellula si rompe e i batteri entrano in vescica, infettano l’urina e danno la classica cistite. Non è quindi sempre e solo una questione di igiene intima: si tratta in questo caso di una reinfezione che parte dall’interno dal proprio corpo.

L'uso irresponsabile degli antibiotici (cure a metà o abuso di antibiotici), causa non solo un aumento delle resistenze batteriche, ma anche una distruzione di tutti gli ecosistemi del corpo. Queste conoscenze ci permettono di utilizzare strategie diverse l'una dall'altra: agendo sui fattori predisponenti, precipitanti e di mantenimento. Sarà quindi utile agire:

  • in primo luogo sui biofilm patogeni, come ad esempio aumentando in vagina i microrganismi fisiologici e protettivi come i lattobacilli
  • ridurre l’aggressività dell’Escherichia coli, con il destro-mannosio, uno zucchero inerte estratto dalla corteccia di betulla
  • sciogliere la rete proteica del biofilm con la N-acetil-cisteina

A questo punto i batteri invasori sono nuovamente accessibili al nostro sistema immunitario, ai lattobacilli e, in caso di necessità, anche agli antibiotici che devono essere utilizzati con intelligenza.

Condividi