La contraccezione a base di progesterone

Si presenta sottoforma di pillola, d'impianto sottocutaneo, in iniezione intramuscolare o come dispositivo intrauterino (IUD).

La pillola contenente desogestrel 30 cervicale, indurre un'atrofia endometriale e bloccare l'ovulazione. Non influenza il rischio di eventi trombotici venosi o arteriosi e neppure sulla densità ossea. L'inconveniente principale di questo tipo di contraccezione oltre alla modalità d'assunzione giornaliera è l'atrofia endometriale che potrebbe causare sanguinamento irregolare rendendo meno tollerabile questo metodo a lungo termine.

Il dispositivo intrauterino ormonale (spirale ormonale) noto con il nome commerciale Mirena è una scelta contraccettiva per le donne in peri menopausa. Trasmette localmente (in utero) 20 levonorgestrel per un periodo di cinque anni. La sua efficacia contraccettiva è eccellente e paragonabile alla sterilizzazione tubarica. Il beneficio più importante non contraccettivo riguarda il flusso di sangue abbondante poiché la diminuisce dell' 80% dopo tre mesi di utilizzo; questo si traduce in una notevole miglioramento della qualità della vita, riducendo così di dover ricorrere in certe circostanze ad interventi chirurgici come la termocoagulazione dell'endometrio o anche all' isterectomia. Infine, la spirale ormonale allevia anche il dolore in alcuni pazienti affette da dismenorrea.

Inoltre, un altro vantaggio significativo della Mirena (spirale ormonale) è che non influenza il rischio tromboembolico venoso o arterioso. Infine, in combinazione con un estrogeno, Mirena può essere utilizzato come terapia ormonale sostitutiva (TOS) in menopausa. Quindi può essere utilizzato come metodo contraccettivo inizialmente poi contemporaneamente come protezione endometriale in perimenopausa e menopausa. In quest'ultimo caso può essere associato ad un cerotto transdermico riducendo o addirittura annientando il rischio tromboembolico.

L'uso di iniezioni di medrossiprogesterone acetato deposito (Sayana o Depo Provera), rinnovabili ogni tre mesi, è in chiaro declino. Il vantaggio principale è la soppressione della funzione ovarica, con conseguente amenorrea nel 60% dei casi dopo un anno. In caso di ciclo persistente, la proporzione di pazienti con dismenorrea è ridotto. Inoltre, questo contraccettivo ha un impatto negativo sulla densità ossea e pertanto deve essere evitato in presenza di fattori di rischio per osteoporosi o dopo i 50 anni. Sebbene il rischio di eventi tromboembolici sembra leggermente aumentato, la medrossiprogesterone non è contro­indicato nei casi di antecedenti trombotici. Infine, i suoi effetti collaterali non gravi, sono mal percepiti dalla donna, e spiegano il motivo per il quale il suo utilizzo è ridotto come ad esempio l'aumento di peso, i sintomi di ipoestrogenismo (secchezza vaginale) e talvolta sintomi di iperandrogenismo (irsutismo, acne).

L'impianto sottocutaneo (Implanon) è un contraccettivo molto efficace con un basso rischio di insuccesso (0,01%); rilascia ogni giorno dell' etonogestrel, inibendo così la funzione ovarica e cambiando il muco cervicale che risulta più spesso. L'impianto può migliorare la dismenorrea (dolori mestruali), ma sovente è responsabile di spotting (macchie di sangue) che, benchè innoque provocano disagio personale e nell'intimità di una relazione sessuale. L'assenza di ciclo (amenorrea) si ottiene solo nel 20% dei casi. Non vi è alcun aumento del rischio di malattia tromboembolica o di osteoporosi in quanto non ha effetto sulla densità ossea. Il suo vantaggio principale è la sua lunga durata d'azione di tre anni e l'assenza di dover assumere giornalmente la pillola. I suoi effetti collaterali sono simili alle iniezioni di DepoProvera o Sayana (vedi sopra), ma spesso più moderati rispetto a quelli di DMPA. Una buona informazione sugli effetti collaterali è essenziale prima di posizionare l'impianto sotto il braccio per una buona accettazione del metodo.

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