Da portatrice sana alla vulvovaginite a Candida

Prima di tutto non tutte le portatrici sane svilupperanno la malattia.

Due sono i mecanismi che si mettono in atto affinchè si trasformi in malattia infettiva. Vediamoli:

A) La modifica o l'alterazione dei mecanismi di difesa del corpo

Normalmente la Candida quando arriva in vagina viene ricoperta da delle sostanze (proteine come lattoferrina, peptidi cationici, le defensine, la lectina etc.) che la rendono innocua e quindi il sistema immunitario non interviene. L'alterazione di una di queste proteine permette al sistema immunitario di entrare in azione, scatenando la reazione che porta la donna a consultare. Non sempre chi ci vuole difendere lo fa per il nostro bene.

Le cellule epiteliali vaginali hanno normalmente un attività anticandida: riconoscono la candida e secernano dei fattori immuno-mediatori. È stato dimostrato che una diminuzione della loro efficacia è presente nelle donne con vaginiti ricorrenti.

B) Da commensale la Candida si trasforma in aggressiva

Il fungo può presentare sulla sua superficie, la membrana degli enzimi agressivi e delle sostante di natura proteica che permettono alla Candida di aderire alle mucose (vaginali, digestive). Da li la Candida può svilupparsi/replicarsi in ife (che sono come dei rametti di un albero) diventando così attiva/agressiva, contemporaneamente le ife riescono a raggirare il sistema immunitario non facendosi aggredire/eliminare. In questo momento non vi è più ostacolo alla proliferazione della Candida.

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