Ognuno di noi vive il dolore in modo diverso anche di fronte allo stesso dolore

Di fatto ci sono quelli/e che, coscienti dell'incidente avvenuto e che nulla ormai potrà più cambiare, volteranno pagina rapidamente. Si metteranno in attitudine positiva, guardando al futuro con fiducia. Inutile dire che questa, dal profilo della qualità della vita, è l'attitudine migliore, quella che vi fa vivere meglio. Ma anche il suo/a partner vivrà meglio, la coppia vivrà meglio. Tuttavia ogni essere umano, nella coppia, come nella famiglia, ha un suo modo di vivere ed esprimere il dolore. C’è chi piange e si dispera o chi cerca di scordarsi, inventandosi impegni, o buttandosi nei piaceri. C'è pure chi vive un blocco del desiderio sessuale coitale. Tutte queste reazioni possono essere fisiologiche, ma quando diventano eccessive sono pure la testimonianza d'una certa fragilità emotiva, dalla quale bisognerà stare molto, ma molto guardinghi/e. Bisogna comunque stare attenti/e alla percezione di come il/la partner vive il dolore. Oserei dire, che per fortuna nella maggior parte delle coppie vi è un equilibrio. Tuttavia ed è motivo da prendere immediatamente sul serio, uno dei fattori che isola di più, nel dolore da lutto, è la sensazione che il modo che ha l’altro di viverlo non sia adeguato. Non reagisce come dovrebbe o meglio "non reagisce come io desidedero che reagisca" in un senso come nell'altro. Ad esempio che non sia vero, o profondo, o sincero, o intenso. O addirittura il contrario, che lo sia troppo, che la mette giù dura, in modo pesante, che duri troppo a lungo e in modo disturbante. Questa differenza nel modo di vivere il dolore di fronte ad una perdita comune come in caso di aborto, può incrinare la solidità della coppia e che se non percepite correttamente portano alla rottura. Il significato di quel bimbo desiderato era evidentemente molto forte e profondo, ci vuole del tempo per ritrovare serenità e fiducia in sé stessi. Perdere una gravidanza può essere vissuta come una ferita narcisistica: " com'è possibile che mi succeda questo? Io che sono così perfetta, che mi sono comportata bene, dove tutto andava bene ... " proprio come se fosse impossibile che la gravidanza si possa interrompere. Per alcune persone ci vuole del tempo per rispettare questo tempo interiore per superare il lutto e non è bene negarlo a sè stesso/a o al/alla nostro/a partner quando è necessario. Se non superato, questo lutto ritornerà come un boomerang non appena l'occasione si presenterà. Tenere tutto dentro, negare un passaggio necessario a separarsi emotivamente dal bimbo amato (e tutto dipende da cosa rappresentava quel bimbo e non è uguale per tutti) significa "accumulare sempre più tensioni negative" che possono manifestarsi travolgendoci forse a distanza di anni, quando altre esperienze intense, che la vita ci offrirà, ci metteranno a dura prova. Insomma, in quel momento sarà la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il vaso che avrebbe potuto essere svuotato a suo tempo. Quindi è qui e adesso che va affrontato questo lutto. Non domani!

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