Alcune cause possibili d’interruzione precoce della gravidanza

Le cause possono essere molteplici. Da un lato ci sono le cause legate all'embrione stesso, che non è vitale e quindi la natura elimina ciò che non è compatibile con la vita (ed è quindi positivo) e dall'altra ci potrebbe essere la presenza di un utero ancora ipoplasico (quando si tratta della prima gravidanza) non ancora totalmente preparato a essere abitato. Anche se scientificamente non proprio attestato si potrebbe dire che una prima gravidanza interrotta precocemente, solo dopo solo qualche settimana, prepara la casa (utero), mentre la seconda gravidanza permette di abitarla. Quindi parliamo di un utero non ancora ricco di proteine e capace di distendersi. Per quanto doloroso possa essere l'evento abortivo, bisogna ritenere che questo è da considerarsi ancora normale, fisiologico, poiché estremamente frequente. Quindi in caso di un singolo episodio di aborto spontaneo non è indicato alcun approfondimento diagnostico; al contrario, quando se ne verificano due, tre o più consecutivamente (aborto spontaneo ripetuto), è opportuno intraprendere degli accertamenti per ricercare le possibili cause in entrambi i partner al fine di sapere da un lato se ci è la probabilità che l’evento si ripeta mentre dall'altro d'intraprendere una prevenzione non appena si accerta la gravidanza. L'inizio degli accertamenti dipende dalla storia clinica della paziente come ad esempio se aveva delle difficoltà nel concepire in passato (in questo caso si possono iniziare gli accertamenti già dopo 2 aborti), dalla sua età biologica (dopo 35 anni bastano due aborti spontanei per intraprendere delle investigazioni). Ci possono essere dei fattori genetici, cromosomici legati alla salute dell'embrione, oppure a dei fattori locali come ad esempio la presenza di fibromi, di polipi,di difficoltà dell'utero ad espandersi, di malformazioni uterine eccetera. Poi ci possono essere dei fattori immunologici, endocrinologici, cardiovascolari, trombofiliche ... Vediamo di elencarle. Cause ovulari

Corrispondono a circa il 70% degli aborti spontanei. Si tratta di alterazioni che danneggiano inizialmente l'uovo (durante i primi tre mesi di gravidanza), rendendo impossibile un ulteriore sviluppo embrionale. Le aree embrionali maggiormente colpite sono quelle legate al sistema nervoso e ad alcuni organi interni, ma anche gli annessi ovulari (villi coriali o placenta per esempio) sono soggetti a questo tipo di cause. Le alterazioni dipendono solitamente da anomalie cromosomiche, già presenti inizialmente nell'ovocita o nello spermatozoo e che appaiono o in fase di maturazione, o di fecondazione o nelle successive fasi di divisione cellulare. Infine va ricordata come causa ovulare anche l'annidamento anomalo nell'utero; Cause genetiche

Le anomalie genetiche possono interessare non solo i cromosomi sessuali, ma anche gli altri (atosomi), modificandone il numero canonico (ossia 46) o riarrangiando una parte del materiale genetico, provocando interscambi cromosomici o, nei peggiori dei casi, mutazioni che compromettono definitivamente la gravidanza. Questo anche se i genitori sono geneticamente sani. Quando uno dei genitori è portatore d'un aberrazione cromosomica vi è la possibilità di aborto dovuta alla trasmissione nell'embrione della stessa anomalia genetica del genitore. La presenza d'una anomalia genetica interessa 3 a 6% delle coppie con poliabortività. Cause ormonali

Un insufficienza ormonale in estrogeni e/o di progesterone (insufficienza luteinica) è in grado di provocare aborto spontaneo, difetto risolvibile con somministrazioni degli ormoni mancanti, ma non sempre riconoscibile se non tramite un esame accurato. Da segnalare anche i problemi d'insufficienza tiroidea (severa mentre leggera è frequente e non causa aborti), l'iperprolattinemia, la PCOS con l'eccesso di ormoni androgeni; Cause materne
Cause locoregionali legate all' alterazione dell'apparato genitale femminile

l'insufficiente sviluppo e le malformazioni dell'utero
la retroversione fissa, stato in cui l'utero forma con la vagina un angolo aperto all'indietro (rarissima)
l'antiflessione dell'utero (rarissimo)
i processi infiammatori e/o infettivi dell'endometrio
le infezioni delle tube
l'endoemtriosi
i fibromi dell'utero (possono ostacolare il normale sviluppo del feto) Malattie sistemiche dell'organismo 

le carenze dietetiche (mancanza di sali minerali e di importanti vitamine come la A, la C e la E),
le malattie infettive (rosolia, sifilide, tubercolosi o epatite acuta),
le nefriti,
le cardiopatie
le malattie del metabolismo (soprattutto il diabete)
le malattie infiammatorie intestinali (Chron, rectocoliteulceroemorragica...)
trobofilie: fattore di Leiden, fattore II, proteina S, proteina C etc.
l'HIV
trauma diretto sull'addome
traumi fisici o psichici possono rendersi pericolosi solamente in casi di predisposizione neurovegetativa, in grado di stimolare contrazioni uterine intempestive Cause ambientali

l'esposizione a elevate dosi di raggi X, ma alle dosi impiegati in diagnostica difficilmente causano un aborto
le radiazioni ionizzanti come quelli utilizzati in radioterapia, popolazione adiacente a centrali nucleari
gli effetti di alcuni farmaci coemgli antiprogestinici RU486, certi antibiotici (ma la maggiorparte degli antibiotici si possono prendere) o i citostatici (ciclofosfamide, metrotrexate, fluoruracile, doxorubicina), certi medicamenti contro l'acné come l'isiotretonina
il fumo attivo e passivo
l'inquinamento atmosferico,elettromagnetico, radianti o disciolti nell'acqua: il potenziale abortivo resta comunque incerto
l'alcol
l'abuso di certe droghe
sport estremo
alimentazione non equilibrata
mancata assunzione di acido folico

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