Modificazioni materne

E’ necessario fare una piccola premessa per quanto riguarda la differenza tra le modificazioni fisiche, soprattutto legate ai genitali interni ed esterni, tra una donna che non ha mai partorito (nullipara) e una che ha già partorito almeno una volta (pluripara). In particolare, le piccole contrazioni che caratterizzano il periodo prodromico sono fondamentali per iniziare a distendere e quindi assottigliare il segmento uterino inferiore, che accoglierà la testa fetale.

Questa attività contrattile preparatoria fa sì che le membrane inizino a staccarsi dalla parete uterina e che si formi una raccolta di liquido amniotico proprio davanti alla testa fetale (borsa anteriore delle acque), importante perno per la dilatazione. Ciò potrebbe generare la rottura di alcuni capillari e quindi la comparsa di scarse perdite di sangue, talvolta anche miste al tappo mucoso. In questa fase la donna riferisce dei dolori leggeri, dapprima sull’addome, poi a livello sovrapubico e infine nella regione lombosacrale. Come anticipato prima queste contrazioni portano alle modifiche sopra citate nella nullipara, mentre è possibile che nella pluripara possano già portare delle lievi modificazioni al collo dell’utero, che inizia così a dilatarsi passivamente.

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