Un primo incontro per elucidare le ragioni dell'infertilità

In studio posso molte volte identificare le cause della infertilità sia nell’uomo, sia nella donna e sovente portare loro una valida contribuzione. Attenzione però non bisogna dare a noi specialisti dell'infertilità dei poteri nascosti che i media inducono a credere, ma che nella realtà non abbiamo mai avuto. Di fatto, purtroppo non abbiamo delle soluzioni miracolose per tutte le coppie che ci consultano.

Il consiglio più appropiato è quello, se le condizioni lo permettono, di cercare di ottenere una gravidanza quando l'età biologica dell'ovaio é al massimo del suo rendimento (chiaramente sotto i 35 anni). Questo nel mondo ideale, ma la realtà non è il mondo idealizzato, né per la medicina né per voi. Per cui vediamo quello che possiamo fare a partire dalla realtà.

L’anamnesi:


Comincia col porvi delle domande. A partire dalla vostra età, da quanto tempo vivete una relazione di coppia che siate o non siate sposati e a quale frequenza avete dei rapporti.

Vogliamo conoscere i mezzi anticoncezionali utilizzati e per quale motivo li avete presi (solo come contraccettivo o soprattutto per regolarizzare il ciclo o per i dolori mestruali o ancora per l'acne, pelle grassa, capelli unti ...) e quando avete deciso d'interromperne l’uso.L’anamnesi famigliare riguarda soprattutto l’esistenza di malattie genetiche, dismetaboliche (come il diabete o la sindrome metabolica), endocrine (ad esempio l'ipotiroidismo o l'ipertiroidismo), infettive o croniche. Poi vorranno informazioni sull’attività lavorativa di entrambi, sulle abitudini alimentari, sul consumo di sigarette, di alcool, di stupefacenti o di farmaci a effetto sul sistema nervoso centrale.

Quanti rapporti sessuali, come sono distribuiti nell’arco di un ciclo, se mirati oppure no. Se avete fatto uso di dispositivi per il monitoraggio dell'ovulazione e/o utilizzato degli styx urinari per determinare l'ovulazione. Se ci sono state gravidanze e quale ne era stato l'esito (interrotta volontariamente o spontaneamente). Se c'è stata in un altra relazione la ricerca d'una gravidanza. In caso affermativo, se erano state intraprese delle investigazioni e se si quale ne era stato l'esito.


Poi si parlerà delle caratteristiche del ciclo mestruale: quando è iniziato, a che ritmi, se i flussi sono abbondanti (ipermenorrea) o dolorosi (dismenorrea), se esistono dolori o perdite intermestruali (chiamati rispettivamente "mittelschmerz" e metrorragie), se ci sono segni d'ovulazione.


Si parlerà inoltre, se c'è stato, sulla storia clinica della coppia, con un attenzione particolare alle malattie dell’apparato riproduttivo: quali problemi, quali ricoveri, quali interventi, quali diagnosi; se ci sono mai stati problemi che toccano la sfera genitale quali infezioni, malattie del collo dell’utero, e come queste malattie sono state curate.


Se c’è stato un aborto o un parto, sarà bene che possa vedere la documentazione relativa con gli esami eseguiti in gravidanza, che possa avere ogni informazione sugli interventi, eventualmente eseguiti e sul loro esito.


Nello stesso modo il suo compagno dovrà dare ogni informazione possibile sulla sua salute in genere e su quella del suo apparato riproduttivo in particolare; il ricordo di testicoli ritenuti nel canale inguinale da bambino, i testicoli “ad ascensore” (ossia che qualche volta erano nello scroto e qualche volta risalivano nell’inguine); gli orecchioni, come e quando e con quali complicazioni; tutti i possibili problemi urologici, dalla prostatite al varicocele e come e quando sono stati trattati e con quale esito. Terminata l’anamnesi si passerà alla visita ginecologica (effettuata dal ginecologo) e eventualmente andrologica (effettuata da un andrologo o urologo).

 

 

La visita medica in un contesto d'infertilità

 

La visita ginecologica

L’esame obiettivo generale serve per verificare quantità e distribuzione dei peli, l’esistenza di una galattorrea (latte che viene fuori dai capezzoli), e l’evidenza di noduli del seno che meritano indagine strumentale; l’esame dei genitali consiste nella ricerca di una qualsiasi tipo di malattia congenita, infiammatoria, espansiva della vagina, del collo e del corpo dell’utero e degli annessi. Questi esami sono completati da un’ecografia pelvica.

La visita andrologica

La visita andrologica viene effettuata in presenza d'un anomalia riscontrata eseguendo l'analisi del seme (spermiogramma) che oltre alle condizioni di salute generali dell’uomo, deve essere rivolta a valutare l’esistenza di malattie dell’apparato genitale, dal criptorchidismo al varicocele, dall’idrocele alle forme infiammatorie del testicolo, dell’epididimo e della prostata.
A questo punto è possibile che possa già emergere qualche indicazione sulle possibili cause legate all'infertilità.

Il protocollo dell’indagine necessario in caso di sterilità viene generalmente organizzato in modo da far eseguire gli esami con una progressione che tiene conto della loro complessità, cominciando dagli esami più semplici e terminando con i più complessi.

Questa abitudine si fonda sul criterio generale secondo il quale si debbono poter evitare, se possibile, gli esami più invasivi.


Così, sintetizzando al massimo, iniziamo con lo studio del ciclo e l’esecuzione di uno spermiogramma e prenoteremo una laparoscopia ed un isteroscopia come ultimo esame.


L'iter per l'infertilità non è unico ed universale, ma è una procedura che va adattata ad ogni donna e uomo, coppia e discussa insieme al medico. Normalmente in infertilità c'è chi vorrebbe andare subito alla fecondazione assistita ed altri che non lo vorrebbero mai. Ogni donna, ogni uomo e ogni coppia si situano, chi uno, chi l'altro o tutti e due, in una collocazione precisa fra questi due estremi!

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