Inseminazione intrauterina

È la più semplice tra le tecniche di fecondazione assistita e viene pure chiamata inseminazione artificiale anche se di artificiale ha ben poco a che fare. Consiste, dopo aver raccolto il seme, nell'introduzione in cavità uterina, attraverso un sottile e morbido catetere, degli spermatozoi del partner preventivamente preparati in laboratorio, qualche ora prima della presunta ovulazione indotta farmacologicamente (iniezione sottocutanea dell'ormone luteinizzante). La fertilizzazione degli ovociti avviene quindi all'interno dell'apparato genitale femminile. La tecnica è ambulatoriale, semplice e non dolorosa. Scopi della tecnica

Avere uno o più ovociti fertilizzabili.
Iniettare solo gli spermatozoi più mobili e normoformati, eliminando i lenti ed i malformati.
Superare la barriera che potrebbe porre il muco cervicale.
Avvicinare gameti (si chiamano così scientificamente l'ovocita e lo spermatozoo) maschili e femminili nel momento dell'ovulazione. Metodica

In caso di cicli spontanei regolari si può rinunciare a praticare una stimolazione ormonale.
Con o senza ciclo regolare si può procedere all' induzione della follicologenesi con farmaci somministrati per via orale (Clomid) o per iniezione sottocutanea nella parete addominale a dosaggi personalizzati (Fostimon, Gonal f, Puregon etc.).
Controlli ecografici per via vaginale all'incirca a giorni alterni per controllare la follicologenesi o in altre parole la crescita follicolare.
Induzione dell'ovulazione (Choriomon).
Selezione degli spermatozoi normoformati e più mobili: raccolta dello sperma tramite masturbazione e preparazione del seme, il seme viene preparato nel nostro centro al laboratorio.

labor x prep del seme

Preparazione del seme

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Osservi il video qui sotto per avere un'idea di come si svolge l'esame del seme (previa autorizzazione di Merck Sarono).


Introduzione lenta del liquido seminale trattato, attraverso un sottile catetere posizionato in cavità uterina

intrauterina

Ecco come avviene nella realtà l'inseminazione intrauterina: guarda il video (previa autorizzazione Merck Sarono).

Dopo l'inseminazione

Nella maggior parte dei casi non viene richiesto un trattamento complementare. Personalmente preferisco sostenere la fase luteale con della progesterone (200mg la sera prima di coricarsi per via vaginale). Se il tentativo fallisce il ciclo mestruale arriva tra 12 e 14 giorni. Se dopo 18 giorni non fossero arrivate le mestruazioni vale la pena prendere contatto con lo studio medico per un test di gravidanza o un ecografia. Tasso di successo

La percentuale di gravidanza di questa metodica è di circa 10-15% per ciclo. Sono consigliabili un minimo di tre (numero massimo di IUI pagate dall'assicurazione malattia) e un massimo di sei inseminazioni che portano ad una percentuale cumulativa di successo del 30% circa. In caso di stimolazione ormonale il rischio di gravidanza multipla è del 15% (per le gemellari) e del 3% (gravidanze trigemellari). In caso di insuccesso si può procedere ad altri tentativi. Alcuni lo eseguono senza pausa altri propongono la pausa di un mese tra un tentativo e all'altro.. Non vi è un numero massimo di inseminazioni possibili, ma se dopo svariati tentativi l' insuccesso è sempre alle porte allora è meglio darsi qualche chance in più procedendo alla procreazione medicalmente assistita.

Attenzione gli spermiogrammi sono difficilmente comparabili, già nella stessa persona nel tempo, ma ancora di più tra un uomo e l'altro. I fattori che intervengono per il successo di un'inseminazione sono molteplici e per questo le coppie sono difficilmente comparabili l'una con l'altra.

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