Il rischio legato all'assorbimento di radiazioni (raggi X) durante l'esame mammografico si è ridotto notevolmente con l'arrivo degli apparecchi digitalizzati al punto tale da non costituire un problema di salute pubblica. Inoltre la dose assorbita diminuisce con l'aumentare dell'età della donna. Quando ancora si utilizzavano i vecchi apparecchi (di qualche anno fa) il rischio ipotetico di indurre un tumore al seno in seguito ad una mammografia era calcolato a uno su 1 milione. Conoscendo la frequenza del tumore del seno in Svizzera e sapendo che si tra i 50 e 60 anni una donna su 33 è colpita dal tumore del seno inutile dire che questo rischio diventa poco significativo. Le mammografie per la diagnosi precoce dovrebbero essere effettuate alle donne a partire dai 50 anni, e soltanto nei centri sottoposti ad un particolare controllo della qualità che sono:
Nella donna molto giovane (prima dei trent'anni) il tessuto mammarie più sensibile ai raggi: sottoporsi a mammografia in questa fascia d'età può leggermente aumentare il rischio dell'insorgenza del tumore al seno. Per questo motivo l'indicazione data l'esame deve essere ben ponderata.