Ho 41 anni e sono in buona salute. Ho sentito dire che in certi paesi la mammografia di screening inizia partire dai quarant'anni. Mi conviene sottopormi ad un esame mammografico se la mia storia familiare non rileva alcun caso di neoplasia del seno?

Non esistono al momento prove che un esame mammografico regolare per le donne di età compresa tra 40-49 anni riduca la mortalità. Sotto i cinquant'anni il tessuto del seno è generalmente più denso e rende difficile l'interpretazione dell'esame mammografico. In questo contesto un tumore al seno potrebbe passare inosservato e sfugge quindi alla radiologo. In questo contesto si parla di falso negativo: il tumore c'è ma è difficilmente visibile o addirittura non visibile per l'elevata densità della ghiandola mammaria. Dall'altra parte sempre in un contesto di densità elevata molte donne vengono sottoposte ad ulteriori investigazioni che alla fine si rivelano essere dei sospetti non fondati. In quest'altro contesto parliamo di falsi positivi. Quest'ultimo aspetto non è da banalizzare in quanto dal momento che una donna si sente richiamata per ulteriori accertamenti ecco che un meccanismo psicologico ansioso s'instaura. Il tempo che passa dalla diagnosi all'esito della biopsia risulta essere un periodo estremamente angosciante per molte donne. Infatti da donne ben portanti ecco che tutto di un colpo diventano delle potenziali malate. Da qui, proprio per lo stress a cui sono sottoposte, possono nascere molte incomprensioni tra medici e pazienti. Da qui si giunge a delle conclusioni semplicistiche. Se è stato diagnosticato un tumore maligno allora il medico è bravo mentre se è stato trovato un tumore benigno o addirittura una normalità del contenuto dell'agenzia ecco che allora il medico è responsabile dello stress che ha generato l'accertamento complementare. Inutile dire che non esistono soluzioni che possono andare bene per tutte le pazienti. È comunque sempre consigliata una attenzione regolare verso il proprio seno. In caso di dubbio è bene chiedere consiglio al proprio ginecologo o medico di fiducia.

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