Osteoporosi

Una donna su tre e un uomo su sette, attorno alla cinquantina, sono vittime, un giorno o l'altro, di fratture ossee causate dall'osteoporosi. L'incidenza di queste fratture è destinata ad aumentare se si tiene conto del crescente invecchiamento della popolazione nel mondo.

Se una volta l'osteoporosi era considerata una fatalità per la quale non c'era medicina, ora si sa, invece, che essa è una malattia che si diagnostica, che si può prevenire e soprattutto curare. La diagnosi precoce deve dunque essere incoraggiata, affinché le persone affette dal male possono beneficiare per tempo della cura adeguata.

Il presente scritto vuole fornire le informazioni essenziali sul nascere dall'osteoporosi, la sua diagnosi, le misure preventive e le cure necessarie. Intendo inoltre dimostrare come ognuno di noi può contribuire efficacemente sia alla prevenzione, sia al successo della terapia.

L'osteoporosi è una patologia che interessa ciascuno di noi

L'osteoporosi è una malattia che evolve lentamente e in modo insidioso. Solo negli ultimi anni, grazie ai moderni metodi di diagnosi, ci si è resi conto della sua grande diffusione. Fortunatamente i mezzi di prevenzione di cure si sono perfezionati. Essere bene informati vuol dire attenuare le conseguenze gravi dell'osteoporosi.

Come insorge l'osteoporosi?

L'osteoporosi è una patologia caratterizzata da una ridotta massa scheletrica e da un deterioramento progressivo del tessuto osseo con conseguente aumento della fragilità e rischio di frattura.

Le ossa non sono un tessuto inerte: vivono e si trasformano continuamente. Lo scheletro si rinnova più volte nel corso della vita. Fino ai 25 anni predomina la formazione delle ossa: la massa ossea raggiunge quest'età il suo sviluppo massimo e in questa fase il ruolo principale è compiuto dagli osteoblasti, le cellule che partecipano alla sintesi delle sostanza ossea fondamentale. Poi si stabilisce un giusto equilibrio fra gli osteoblasti (costruttori) e gli osteoclasti (demolitori, che contribuiscono alla riassorbimento del tessuto osseo.

Diverse cause possono disturbare questo equilibrio e condurre alla degradazione ossea: la parete delle ossa lunghe diviene allora sempre più sottile e la trama ossea finisce per rarefarsi e infine essere completamente distrutta. Siamo allora di fronte alla malattia chiamata osteoporosi).

L'osteoporosi è una malattia frequente?

Dopo i 50 anni una donna su tre e un uomo su sette subiscono una frattura ossea dovuta l'osteoporosi. Nella donna il riassorbimento osseo incomincia con la menopausa -dunque prima rispetto all'uomo- a causa della carenza degli ormoni detti estrogeni. Contrariamente a quanto ritenuto, gli estrogeni sono gli amici delle donne.

L'aumento della speranza di vita nei paesi sviluppati favorisce l'insorgenza dell'osteoporosi e delle conseguenti fratture osteoporotiche. L'organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha iscritto l'osteoporosi tra le patologie principali, di rilievo sociale, dei tempi moderni.

Quali sono le conseguenze dell'osteoporosi?

È normale che la massa ossea diminuisca col passare degli anni (circa l' 1-2% annuo), ma se questa diminuzione oltrepassa questo limite subentra un pericolo di frattura anche per traumi minori, e solo allora che si prende coscienza della malattia. L'osteoporosi, in sé, non è dolorosa, ma le fratture lo sono senz'altro.

Frattura della colonna vertebrale

Sono queste le più frequenti e possono insorgere fin dai 45 anni. Spesso può bastare sollevare una borsa della spesa pesante o mancare uno scalino per provocare una o più fratture vertebrali. Queste spesso non sono neanche riconosciute come tali perché simili ad una comune lombaggine, a forti dolori dorsali o ad un semplice disagio della vecchiaia.

Sorvegliate con regolarità la vostra altezza, soprattutto in età avanzata. Se avete perso più di 3 cm della vostra altezza massima si può sospettare che l'osteoporosi sia già presente.

Frattura del collo del femore

Questo tipo di frattura osteoporotica e certo la più grave e necessita un intervento chirurgico con degenza ospedaliera. Le conseguenze possono essere serie. Dopo una simile frattura alcune persone anziane restano limitate per il resto della loro vita. Un terzo delle vittime di frattura dell'anca non può più rientrare a casa propria e deve dunque essere collocata in istituti geriatrici; mentre quelle che tornano al loro domicilio hanno spesso bisogno di un mezzo ausiliario per camminare o di assistenza per assolvere le più comuni attività della vita quotidiana.

Frattura delle braccia

Le frattura del braccio dell'avambraccio sono altre frequenti conseguenze dell'osteoporosi. Spesso queste fratture sono provocate da una semplice caduta. Mesi o anni possono trascorrere prima che la funzione del braccio (generalmente quello che si adopera per scrivere) si è di nuovo ristabilita.

Perdita dell'autonomia

Le modifiche osteoporotiche dello scheletro hanno conseguenze gravi sulla qualità di vita. Una colonna dorsale fortemente incurvata non è solamente poco estetica, ma riduce anche il campo visivo e pregiudica la mobilità le attività quotidiane divengono sempre più difficili, la respirazione si fa stentata e il senso di fatica insorge più in fretta; a ciò vanno aggiunti dolori che possono essere presenti giorno e notte.

L'osteoporosi conduce spesso la perdita parziale o completa dell'autonomia: le attività di ogni giorno si fanno difficili. Le persone malate hanno così bisogno di aiuto e ad uno stadio avanzato della malattia possono divenire completamente inabili. L'isolamento sociale si fa sentire, le visite dei familiari amici divengono meno frequenti, le passeggiate quotidiane si trasformano in un vero incubo. La solitudine affligge ...

L'ambiente si fa ostile

La soglia delle porte, i tappeti che scivolano, la cattiva illuminazione possono provocare delle cadute, specialmente negli anziani. Il rischio maggiore in un ambiente poco familiare, per esempio dopo un trasloco. Nelle case di riposo si osserva che le cadute più frequenti insorgono nei primi giorni del ricovero.

Conseguenze economiche

Nel 1992 le fratture ossee dovute l'osteoporosi provocarono in Svizzera più di 550.000 giornate acute di degenza ospedaliera per le donne con più di 45 anni e 150.000 giornate per gli uomini. Ciò corrisponde ad un'occupazione continua di quattro ospedali cantonali di 500 posti letto! Ne risulta un costo di circa 600 milioni di franchi anni. Aggiungendo le cure domiciliari si può stimare che il costo totale dovuto alle fratture osteoporotiche ammonta circa 1,2 miliardi di franchi all'anno.

Come posso proteggermi dall'insorgere dell'osteoporosi?

L'osteoporosi non è una conseguenza inevitabile legata all'età biologica. La prevenzione non solo è possibile, ma sopprattutto molto importante. Fate attenzione alla vostra alimentazione! Di quale apporto di calcio bisogno? mg/giorno

Bambini al primo anno di vita 800 mg/giorno

Adolescenti e giovani, adulti fino a 25 anni, 1200-1500

Uomini dei 25 65 anni, 1000

Uomini sopra 65 anni, 1500

Donne dei 25 anni alla menopausa, 1000

Donne: gravidanza o allattamento, 1000

Dopo la menopausa con sostituzione ormonale, 1000-1500

Donne dopo i 65 anni, 1200 Tenore di calcio nei latticini

Formaggio pasta dura ed extradura (Sbrinz, Emmental, Gruyère): 1200 mg Ca/ 100 g, una porzione di 40 g circa 480 mg Ca/porzione

Formaggio pasta semi dura (Tilsitter, Appenzeller, Raclette, ecc.): 700 mg Ca/ 100 g, una porzione di 40 g 280 mg Ca/porzione

Formaggio pasta molle (Tomino, Camembert, Brie, ecc.): 500 mg Ca/ 100 g, una porzione di 40 g circa 200 mg Ca/porzione

Formaggio fresco (ricotta, cottage cheese, blanc battu, ecc): 100 mg Ca/ 100 g, una porzione di 100 g 100 mg Ca/porzione

Latte: 120 mg Ca/ 100 g, una porzione di 180 g (un bicchiere) 240 mg Ca/porzione

Yogurt: 120mg Ca/ 100 g, una porzione di 180 g (un bicchiere) 220 mg Ca/porzione

Kefir: 120 mg Ca/ 100 g, una porzione di 180 g (un bicchiere) 220 mg Ca/porzione

Latte cagliato: 120 mg Ca/ 100 g, una porzione di 180 g (un bicchiere) 220 mg Ca/porzione

Panna/budino/crema: 110 mg Ca/ 100 g,125 g (un bicchiere) 140 mg Ca/porzione

Panna/panna per caffè/burro/formaggio grasso,ecc. poco La massa ossea ha bisogno di calcio. Un apporto insufficiente può frenare, o addirittura impedire, la formazione ossea nella prima età e accellerare in seguito la perdita dovuta all'invecchiamento. I bambini e specialmente gli adolescenti necessitano di un apporto di calcio sufficiente a costruire "riserva ossea" importante.

I latticini sono i principali fornitori di calcio un gran bicchiere di latte (13 l), uno yogurt o una porzione di formaggio bastano a coprire il fabbisogno giornaliero che corrisponde a 1 g di calcio. L'acqua minerale è pure un'ottima fonte di calcio. Inoltre nel vostro paniere non dovrebbe mai mancare verdura, frutta, patate e cereali ricchi minerali e vitamine. Se non potete nutrirvi di latticini (intolleranza al lattosio) chiedete consiglio sulla possibilità di sostituzione per coprire il fabbisogno di calcio.

Il calcio del latte o dei latticini ha generalmente una biodisponibilità più elevata di quello proveniente dagli alimenti vegetali. Le acque minerali ricche di calcio possono servire d'apporto principale anche se il loro tenore di calcio varia da una marca all'altra. Tenore di calcio delle acque minerali (esempi). Seguirà TABELLA aggiornata del contenuto di calcio delle acque minerali Come prevenire l'osteoporosi? L'attività sportiva favorisce lo sviluppo della massa ossea dei bambini e degli adolescenti e nell'adulto sembra mantenere la densità ossea fino a un certo punto.

Una marcia veloce per 20 minuti, tre volte la settimana, ha un effetto favorevole sulla muscolatura. Gli sport quali la marcia, lo jogging sono da preferire al nuoto o alla bicicletta, perché mettono sotto carico tutto lo scheletro, lo fortificano e contribuiscono a prevenire l'osteoporosi.

L'attività all'aria aperta ha un altro vantaggio: i raggi del sole che stimolano la produzione endogena e naturale di vitamina D, che facilita il passaggio del calcio dall'intestino al sangue e alle ossa. Purtroppo la facoltà della pelle di produrre la vitamina D, diminuisce con l'età.

Per gli anziani, soprattutto per quelli sofferenti di osteoporosi, l'attività fisica rinvigorisce la muscolatura, aiuta la coordinazione e il controllo dell'equilibrio e diminuisce il rischio di cadute con conseguenti fratture.

Ma attenti! Se un osso è fragile o minaccia di esserlo non tutti i movimenti sono adatti. Parlatene con il vostro medico per determinare quali movimenti sono indicati nel vostro caso.

Proteggetevi al momento della menopausa.

La diminuzione del tasso di estrogeni, degli ormoni femminili, provoca, dopo la menopausa, una degradazione della massa ossea. Questo processo può essere frenato grazie all'apporto di estrogeni, con il sistema transdermica o (cerotti) o con pastiglie. Contrariamente a quanto viene veicolato dai nostri media (riviste, giornali, televisione eccetera) gli ormoni sono gli amici delle donne. Per ottenere un effetto ottimale questa cura preventiva deve essere prescritta all'insorgenza della menopausa e continuata durante diversi anni. Tutte le donne che beneficiano di un trattamento con estrogeni devono sottostare a regolare controlli ginecologici. Come si pone la diagnosi di osteoporosi? Radiologia

Se una frattura vertebrale o del collo del femore non è causata da un infortunio, l'esame radiologico può mettere in evidenza l'osteoporosi. In passato l'osteoporosi non veniva diagnosticata che uno stadio avanzato, al momento dell'insorgenza di una frattura.

La densità minerale ossea può essere misurata (densitometria ossea)

Oggigiorno misurando la densità minerale si può diagnosticare l'osteoporosi prima che si presenti con una frattura. Quest'esame determina il tenore minerale dell'osso da cui dipende la sua solidità.

Quando la densità minerale ossea diminuisce, le ossa manifestano maggiore fragilità se la densità minerale ossea inferiore del 10% a quella media di persone giovani in buona salute, del medesimo sesso, si parla di osteopenia : l' osteopenia è dunque lo stato precursore, se non trattato, dell'osteoporosi.

L'osteoporosi corrisponde ad una densità minerale ossea inferiore del 25% rispetto quella di persone giovani, in buona salute e di pari sesso. Dopo l'insorgenza di fratture ossee di rischio di ulteriori fratture è grande e si parla allora di osteoporosi clinicamente manifesta.

Poiché lo sviluppo dell'osteoporosi si estende su parecchi anni con la mineralometria, cioè la misura della densità ossea, è possibile riconoscere per tempo la fragilità ossea e impostare i necessari provvedimenti terapeutici. In questo modo la malattia può quindi essere curata prima che si manifesti una frattura.

Controlli periodici della densità ossea sono indispensabili per seguire l'evoluzione della malattia.

Poiché l'osteoporosi insorge sovente sulla colonna vertebrale per poi estendersi ad altre parti dello scheletro, bisogna procedere alla mineralometria della colonna lombare, ma anche quella del collo del femore. Durante la terapia dell'osteoporosi queste mineralometria possono essere ripetute senza danno. Esse permettono di giudicare l'efficacia terapeutica valutando l'incremento del contenuto minerale osseo.

La metodologia più utilizzata per misurare la densità dell'osso e l'assorbimento di raggi X a doppia energia (DEXA). Senza danno per i pazienti, è questo il solo mezzo di diagnosi riconosciuto dalle assicurazioni malattia, tuttavia sottoposto ad importanti limitazioni. In effetti quest'esame viene pagato alcuni rari casi, ossia in presenza di determinate malattie o assunzione di terapie ostio penalizzanti. La maggior parte delle persone che si sottopone a un esame di screening (preventivo) deve assumere il costo iniziale di quest'esame. Qualora l'esito dovesse risultare positivo, allora i controlli successivi saranno resi totalmente a carico del nostro sistema assicurativo.

La tomografia quantitativa centrale o periferica e un'altra metodica di controllo della struttura ossea, ma è disponibile solo in pochi centri clinici. Gli ultrasuoni

Gli esami ad ultrasuoni dell'osso del calcagno o delle ossa delle dita permettono di determinare la resistenza ossea. È un buon metodo, meno costoso dell'esame centrale per uno screening precoce. L'indagine di laboratorio

Una volta confermata la diagnosi di osteoporosi le indagini di laboratorio del sangue e dell'urina possono apportare ulteriori informazioni sulle cause della malattia e sul metabolismo osseo, contribuendo a definire un piano di cura mirato. La cura dell'osteoporosi

L'osteoporosi non è certo una fatalità esistono parecchi mezzi per fortificare le ossa ed evitare la malattia. L'osteoporosi è una malattia che può ormai essere curata. Bifosfonati

L'effetto principale di questi farmaci è quello di impedire l'attività distruggitrice di tutte quelle cellule che demoliscono l'osso.

Si favorisce così la mineralizzazione naturale e con essa l'aumento della massa scheletrica, evitando fratture. Calcitonina

La calcitonina è un ormone attivo del metabolismo del calcio: attenua il dolore e blocca l'attività degli osteoclasti. È prescritta soprattutto nella fase acuta di fratture vertebrali dolorose. La calcitonina, frenando la degradazione delle ossa, riduce l'insorgenza di ulteriori fratture vertebrali, ma non evita le frattura del collo del femore. Raloxifen

Questa sostanza modula i recettori degli estrogeni. Riduce l'attività delle cellule che degradano l'osso con conseguente aumento della massa scheletrica. La Raloxifen riduce le fratture vertebrali, ma non quelle femorali. Contrariamente all'azione degli estrogeni, la Raloxifen non esercita alcuna azione sugli organi ginecologici comizi nell'utero. Fluoro

Gli specialisti si utilizzano il fluoro contro l'osteoporosi e corpi vertebrali. Associato al calcio accresce la densità ossea della colonna ma, nella maggioranza dei casi non sembra prevenire nuove fratture. Non siete disarmati di fronte all'osteoporosi!

Voi tutti potete lottare contro questa malattia. Con i mezzi di prevenzione e di trattamento di cui disponiamo oggigiorno l'osteoporosi non può più essere considerata come una malattia ineluttabile della vecchiaia. La dipendenza del vostro personale rischio dello stadio della malattia vi si potrà proporre delle misure terapeutiche migliori, adattate al vostro caso. Qual è il mio rischio personale? Diversi fattori favoriscono l'osteoporosi:

La mancanza di calcio e vitamina di:

  • alcuni farmaci (cortisone, ecc.)
  • le malattie che rendono le ossa fragili
  • gli antecedenti famigliari di osteoporosi
  • il peso corporeo ridotto
  • tabagismo
  • l'eccesso di alcol

Per le donne, altri fattori devono essere tenute in considerazione:

  • la mancanza di estrogeni
  • la menopausa precoce
  • la mancanza di mestruazioni per più di sei mesi
  • la rimozione chirurgica delle ovaie

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