Tumori del seno in Svizzera

In Svizzera il cancro del seno è chiaramente la forma di cancro più frequente tra le donne.

Ogni anno a circa 5500 donne e a 30-40 uomini viene diagnosticato un cancro del seno.

Molte donne desidererebbero sapere quali fattori fanno aumentare il rischio del cancro del seno e se possibile ridurre il rischio individuale.

Purtroppo non è ancora possibile influire sui fattori di rischio più importanti. Tra questi citiamo il sesso, l'età, l'ereditarietà e il metabolismo ormonale naturale. Ciò nonostante, con uno stile di vita sano è possibile ridurre il rischio di ammalarsi di questo tumore (ma anche di tutti gli altri tumori).

Anche se non è possibile evitare il cancro del seno, lo si può diagnosticare precocemente. Non sempre, ma se un tumore viene individuato tempestivamente, il trattamento è più facile e le probabilità di sopravvivenza delle donne colpite sono generalmente più elevate. 

Purtroppo non sempre, contrariamente ad un opinione largamente diffusa, la diagnosi precoce di un tumore cambia la durata della sopravvivenza. In questo caso ciò che cambia sono solo gli anni dalla diagnosi al decesso, senza che questo sia influenzato dalla diagnosi precoce. Ma vediamo questo un pò più da vicino con un esempio:

- ad una donna viene diagnosticato un tumore del seno nell'anno 2000. Dopo le cure la signora decede nel 2013.

- la stessa donna non si è sottoposta ad una diagnosi precoce e trova un nodulo al seno nell'anno 2010. Viene trattata e curata secondo le regole dell'arte, ma decede nell'anno 2013.

Il tempo trascorso dalla diagnosi al decesso è rispettivamente per la prima signora di 13 anni mentre per la seconda di soli 3 anni. Il profano attribuirebbe alla diagnosi precoce e alle cure la sopravvivenza di 13 anni. Nella realtà lo stesso tumore è iniziato per entrambi prima dell'anno 2000, ma una ha vissuto 10 anni senza saperlo mantenendo una qualità della vita, l'altra conosce la diagnosi da 13 anni con tutte le conseguenze che ciò comporta, ma entrambe sono decedute esattamente 13 anni dopo l'insorgenza del tumore.

È su questo punto cruciale che si continua a discutere (vi è una diatriba) sulla validità della mammmografia di screening. La discussione tra specialisti è complessa e come al solito la verità sta probabilmente nel mezzo: una parte tirerà beneficio dalla diagnosi precoce, mentre l'altra parte avrà solo una diagnosi precoce senza effetto sulla sopravvivenza. Nonostante questo dilemma penso e credo (in medicina di certezze non ce ne sono mai) che sia giusto raccomandare la diagnosi precoce del cancro del seno, come daltronde lo consigliano pure la lega contro il cancro e l'OMS (Organizzazione mondiale della sanità).

Sta quindi a lei e non al medico, riflettere sul proprio rischio individuale di tumore al seno e decidere se sottoporsi all'accertamento. Il suo medico può solo consigliarla, ma la decisione finale è tutta sua e nessuno potrà prenderla per lei.

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