Covid-19 : una lezione di rispetto e considerazione reciproca , al dì là della paranoia e delle fake news (26 marzo 2020)

Dr. Jeffrey Pedrazzoli (26 marzo 2020)

 

Covid-19 : una lezione di rispetto e considerazione reciproca , al dì là della paranoia e delle fake news

 

A tutt’oggi molti di noi hanno già conosciuto almeno una persona affetta da Coronavirus o addirittura qualcuno che ha perso un suo caro. In questo periodo dove molta gente muore ogni giorno, migliaia di persone in Italia e decine di persone in Svizzera, credo che richiedere un po’ più di rispetto sia lecito, e forse anche doveroso. 

É lodevole come, per esempio, gli operatori dei supermercati prendano molto sul serio il proprio compito. Vanno ringraziati anche tutti coloro che tramite il loro lavoro agiscono della stessa sorte. Da un lato essi proteggono se stessi con guanti e mascherine, dall’altro richiamano all’ordine i clienti irrispettosi e indisciplinati, invitandoli al rispetto delle norme sulla distanza di sicurezza.

Nei supermercati sono stati posti dei cartelli che indicano l’obbligo di indossare i guanti prima di toccare frutta, verdura... e toglierseli solo dopo aver terminato la spesa. Lavarsi frequentemente le mani è imprescindibile. 

É sorprendente scoprire come queste misure, ora attuate in Europa, in altri Paesi siano già in vigore da un eternità. Impariamo da loro. Il COVID-19 ci sta dando lezioni di civiltà. 

Alcuni definiscono queste norme igieniche “paranoia”, altri le chiamano rispetto e attenzione verso se stessi e gli altri. Buona parte della popolazione ha superato la fase della sola paura e ha compreso che ci si può ammalare gravemente anche in giovane età e perfino morire, oppure soffrire per tutta la vita le conseguenze irreversibili dei danni riportati ai polmoni. 

Altri hanno inoltre finalmente compreso che i giovani, se è pur vero che hanno meno probabilità di ammalarsi seriamente, possono comunque trasmettere il virus a coloro che sono più anziani e fragili, causandone così involontariamente la morte.

Quindi l’uso dei guanti e delle mascherine non va biasimato o ridicolizzato, ma va sempre incoraggiato laddove può essere utile. Questa e’ un’occasione d’oro per insegnare alla popolazione come farlo correttamente, in modo che sia veramente efficace per tutti.

Non si tratta di prepararsi per un intervento chirurgico. Non facciamo simili paragoni, per cortesia! 

In Oriente guanti e mascherine sono frequentemente utilizzati per gli acquisti durante il periodo influenzale. 

Questa è una manifestazione di attenzione e rispetto verso il prossimo.     

Gli studi sulla trasmissibilità di questo nuovo virus ci mostrano aspetti sempre più complessi. Se incontrare una persona HIV positiva non rappresenta alcun pericolo per nessuno, lo stesso non si può dire per il Coronavirus. 

Non basta dire che la trasmissione avviene con le goccioline (droplets) emesse con starnuti e colpi di tosse.

La trasmissione sembra essere ben più complessa, e non solo un soggetto infetto può trasmettere il virus a chiunque, anche nella fase che precede la comparsa dei sintomi, ma  sembra assodato che molti soggetti possano essere infetti e contagiosi senza presentare alcun sintomo.

Oltre all’utilizzo corretto di guanti e mascherine (a condizione della loro effettiva disponibilità, perché è questo oggi il vero problema!) è importante seguire le raccomandazioni ufficiali, mantenendo la distanza di sicurezza e restando a casa, indipendentemente dal fatto se si presentano sintomi o no. 

Io resto a casa

 

Dr. Jeffrey Pedrazzoli

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